Ubicata nel quartiere medievale di Modica, la Casa degli Avi offre sistemazioni a ristorazione indipendente all'interno di una grotta. All'arrivo troverete un cesto di benvenuto con frutta fresca, acqua e specialità locali.
Ogni alloggio vanta pareti in pietra a vista, un angolo cottura con tostapane e frigorifero, un bagno con asciugacapelli e set di cortesia e una TV a schermo piatto.
La Casa degli Avi dista 850 metri dalla Cattedrale di San Giorgio, 28 km da Noto e 40 minuti d'auto dall'aeroporto di Comiso.
Informazioni sull'host
Informazioni sulla struttura
La Casa degli Avi vanta sistemazioni abitative uniche nella Modica Antica. Alcune camere e suites sono estensioni di antiche grotte e sono dotate di pavimenti in pietra e di pezzi unici d'artigianato locale. Tutte le camere sono arredate in maniera esclusiva, provviste di aria condizionata e biancheria da letto ricavata da tessuti antichi. A disposizione degli ospiti anche la connessione Wi-Fi gratuita. Lo staff della Casa degli Avi vi accoglie con frutta, acqua fresca, scacce, cannoli e cioccolato, tutti prodotti tipici del territorio, nella splendida atmosfera a lume di candela di ciascuna unità abitativa. Nella Sala pluriuso, caratterizzata da giochi di archi e volte a botte, in pietra locale, e da ipogei, segni del passaggio nella città della Contea di romani, crociati ed arabi,ove insiste un’antica cisterna, è possibile consumare su richiesta la colazione identitaria a base di specialità tipiche locali. All’interno della Casa degli Avi opera inoltre il Museo diffuso “Mùrika, racconti di pietra” per la conservazione etnografica dell’antico abitare e per il recupero e la valorizzazione dell’identità dei luoghi.
Informazioni sul quartiere
La Casa degli Avi offre sistemazioni esclusive in un'antica fortificazione del Consolo, quartiere storico del borgo medievale di Modica Alta, vicino al suggestivo Belvedere del Pizzo e prossime al Castello dei Conti e al Duomo di San Giorgio, principali attrazioni turistiche della città. Questo spettacolare borgo nato sull’altopiano della Cianta, dal quale scivola tutto un insieme di case lungo i fianchi della collina del Pizzo, vanta il diritto della primogenitura, rispetto al resto della città antica ove sin dal XXII secolo a.C., nell’antica età del bronzo, il colle dell’Aquila ed in particolare le sue pendici furono abitate da popolazioni che si stanziarono sullo sperone roccioso prospiciente le cave sottostanti.